Hannah Arendt
Hannah Arendt (Linden,
14
ottobre 1906
– New
York, 4
dicembre 1975)
è stata una filosofa
e storica
tedesca
naturalizzata
statunitense.
Emigrata negli Stati Uniti d'America da cui ottenne anche la
cittadinanza, rifiutò comunque di essere categorizzata come
filosofa.
sEGNALATI
Monografie: 'La passione
del mondo. Appunti su Hannah Arendt' .
iN EVIDENZA
"Tra amiche : La corrispondenza tra Hannah Arendt e Mary McCarthy, 1949-1975",:
"Illuminismo ed ebraismo"
Intervista
di Julia Kristeva ...
Hannah
Arendt e l'amore ...
Hannah
Arendt e Heidegger ...
Hannah
Arendt .... altro ...
Cenni biografici [modifica]
Nata da una famiglia ebraica
a Linden,
Hannover
e cresciuta a Königsberg
prima (città natale del suo ammirato precursore Immanuel
Kant) e Berlino
poi, la Arendt fu studentessa di filosofia
presso Martin
Heidegger, all'università di Marburg.
Ebbe una relazione sentimentale segreta con quest'ultimo,
scoprendone solo piuttosto tardi le simpatie naziste,
da cui si dissociò, non riuscendo tuttavia mai del tutto a
cancellare l'amore e la devozione verso il suo primo maestro. Dopo
aver chiuso questa relazione, la Arendt si trasferì a Heidelberg
dove si laureò con una tesi sul concetto di amore in sant'Agostino,
sotto la tutela del filosofo (ex psicologo) Karl
Jaspers.
La tesi fu pubblicata nel 1929,
ma alla Arendt fu negata la possibilità di venire abilitata
all'insegnamento nelle università tedesche (mediante la possibilità
di scrivere una seconda tesi) nel 1933,
per via delle sue origini ebraiche. Dopodiché lasciò la Germania
per Parigi,
dove conobbe il critico letterario marxista
Walter
Benjamin. Durante la sua permanenza in Francia
la Arendt si prodigò per aiutare gli esuli
ebrei della Germania nazista. Ad ogni modo, dopo l'invasione tedesca
(e conseguente occupazione) della Francia durante la seconda
guerra mondiale, e la seguente deportazione degli ebrei verso i
campi di concentramento tedeschi, Hannah Arendt dovette emigrare
anche da qui. Nel 1940
sposò il poeta
e filosofo tedesco Heinrich
Blücher, con cui emigrò (assieme a sua madre) negli Stati
Uniti, con l'aiuto del giornalista
americano Varian
Fry. Dopodiché divenne attivista nella comunità ebraica
tedesca di New
York, e scrisse per il settimanale Aufbau.
Dopo la seconda guerra mondiale si riconciliò con Heidegger e
testimoniò in suo favore durante un processo in cui lo si accusava
di aver favorito il regime nazista. Alla sua morte nel 1975,
Hannah Arendt fu seppellita al Bard College, in Annandale sullo Hudson,
New York, dove suo marito insegnò per molti anni.
I lavori della Arendt riguardarono la natura del potere,
la politica, l'autorità e il totalitarismo.
Nel suo resoconto del processo ad Eichmann
per il New
Yorker, che divenne poi il libro “La
banalità del male – Eichmann a Gerusalemme” (1963),
ha sollevato la questione che il male possa non essere radicale ma
semplicemente originato dalla banalità e dalla propensione del
popolo a non correre rischi sotto il regime nazista, atteggiamento
che evitò ogni ribellione. Scrisse anche Le
origini del totalitarismo (1951),
in cui tracciò le radici dello stalinismo
e del nazismo,
e le loro connessioni con l'antisemitismo.
Questo libro fu al centro di molte controversie, poiché comparava
due sistemi che alla maggior parte degli studiosi europei - e anche
molti americani - sembravano diametralmente opposti. Ma l'opera che
delinea in maniera esemplare la sua teoria politica venne pubblicata
nel 1958
con il titolo Vita Activa. La Condizione umana in cui la
Arendt intende recuperare tutta la portata del politico nella
dimensione dell'uomo nel tentativo di restituire "una teoria
libertaria dell'azione nell'epoca del conformismo sociale",
come rileva Alessandro Dal Lago nella sua Introduzione per
l'edizione italiana.
Opere di Hannah Arendt [modifica]
- The Origins of Totalitarianism, New York, 1951 (it. Le
origini del totalitarismo Milano : Edizioni di
Comunità, 1967, ISBN
88-245-0562-7, ISBN
88-061-6935-1, ISBN
88-245-0443-4)
- The Human Condition, Chicago, 1958 (it. Vita activa,
Milano : Bompiani, 1964, ISBN
88-452-4628-0)
- On Revolution, New York: The Vinking Press, 1963 (it. Sulla
Rivoluzione, Milano : Edzioni di Comunità, 1965)
- Eichmann in Jerusalem: A Report on the Banality of Evil,
New York, 1963 (it. La
banalità del male: Eichmann a Gerusalemme, Milano:
Feltrinelli, 1964, ISBN
88-078-1640-7)
- The Life of the Mind, New York, 1978 (it. La vita
della mente, Bologna : Il Mulino, 1987)
- L'Immagine dell'Inferno, Editori Riuniti, Roma 2001
- Sulla Violenza, Le Fenici, Parma 1996
- Lettere 1925-1975, edizioni di Comunità, Torino 2001
(pubblicazione di parte della corrispondenza con Martin
Heidegger)
- Correspondance 1926-1969 ed. Payot&Rivages, Paris
1995 (pubblicazione della corrispondenza con Karl Jaspers)
- Eichmann and the Holocaust, Penguin, 2005
- Illuminismo e questione ebraica , Cronopio, 2005
- Sur l'antisemitisme , Seuil, 2005
- Il concetto d'Amore in S. Agostino, Se, 2004
- Politique et pensee, Payot&Rivages, 2004
- Teoria del giudizio politico. Lezioni sulla filosofia
politica di Kant, Il Nuovo Melangolo 2005
- Rahel Varnhagen, Il Saggiatore, 2004
- Responsabilità e Giudizio, Einaudi 2004
- Verità e politica, Bollati Boringhieri, 2004
- Archivio Arendt, Feltrinelli 2003
- Antisemitismo e identità ebraica, Edizioni di Comunità,
2002
- Denktagebuch 1950-1973, Piper, 2002
- Qu'est-ce que la philosophie de l'existence?, Payot&Rivages,
2002
- Che cos'è la politica, edizioni di Comunità, 2001
- Il futuro alle spalle, Il Mulino, 2000
- Ritorno in Germania, Donzelli, 2000
- La lingua materna, Mimesis, 2000
- Ebraismo e modernità, Feltrinelli, 1993
- Crisis of the Republic, Harcourt trade, 1972
- Men in Dark Times, Harcourt trade, 1970
Opere su Hannah Arendt [modifica]
- Hannah Arendt, El legado de una mirada. Ediciones
Sequitur, Madrid, 2008. Saggi di Fina Birulés, Daniel Mundo,
Agustín Serrano de Haro, Dana Vila, Richard Bernstein, Margaret
Canovan, Albrecht Wellmer, George Kateb e Jacques Taminiaux.
- Renata
Viti Cavaliere Critica della vita intima: soggettività e
giudizio in Hannah Arendt, Napoli : Guida, 2005
- Paolo
Flores d'Arcais Esistenza e libertà : a partire da
Hannah Arendt, Genova : Marietti, 1990 , ISBN
88-211-6622-8
- Paolo
Flores d'Arcais Hannah Arendt, Donzelli, 1995
- Simona
Forti Hannah Arendt, Mondadori, 2005
- Kristeva
Julia Hannah Arendt, Donzelli, 2005
- Leibovici
Martine Hannah Arendt et la tradition juive, Labor et
Fides, 2003
- Ettinger
Elzbieta Hannah Arendt e Martin Heidegger, Garzanti,
2000
- Enegrén
André Il Pensiero politico di Hannah Arendt, Lavoro,
2000
- Young-Bruehl
Elisabeth Hannah Arendt (1906-1975): per amore del mondo,
Bollati Boringhieri, 1990
- Stephen
J. Whitfield Into the Dark: Hannah Arendt and
Totalitarianism, Brandeis University, 1980
- Harms, Klaus: Hannah
Arendt und Hans Jonas. Grundlagen einer philosophischen
Theologie der Weltverantwortung. Berlin: WiKu-Verlag
(2003). ISBN
3-936749-84-1. (de)
- Paolo Terenzi, Per una sociologia del senso comune. Studio
su Hannah Arendt, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2002.
- Olivia Guaraldo, Politica e racconto. Trame arendtiane
della modernità, Meltemi, Roma, 2003.
- Paolo
Flores d'Arcais, Hannah Arendt. Esistenza e libertà,
autenticità e politica, Fazi Editore, 2006
- Laura Boella, Hannah Arendt. Agire politicamente, pensare
politicamente, Feltrinelli, Milano, 2006
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